IL TEATRO DELLE EMOZIONI

PUNTI DI VISTA

locandina punti di vista 1 locandina punti di vistaspettacolo itinerante tratto dall’opera geniale dell’autore francese, splendidamente tradotta da Umberto Eco, che permetterà ancora una volta ai numerosi interpreti di pescare tra le numerosissime e sorprendenti possibili reinterpretazioni pensate per essere messe in scena, partendo e prendendo spunto da una storia molto comune e banale: un breve episodio di vita quotidiana ambientato nella Parigi degli anni ’40 diventata una raccolta di ben 99/novantanove piccoli racconti, che sono in realtà lo stesso, identico, episodio scritto e riscritto continuamente sempre in maniera diversa…Raymond Queneau trasforma cioè il “fatto” utilizzando per ogni versione uno stile, una figura retorica, un genere diverso, raccontandola in maniera nuova, inaspettata e originale ogni volta.
Un effetto comico talvolta travolgente, ma soprattutto un esperimento sulle molteplici possibilità del linguaggio, con ingredienti assolutamente scarni e improbabili: un bus di linea, passeggeri all’ora di punta, qualche spintone e qualche “parola” di troppo e in particolare un protagonista dall’aspetto assai singolare, perché con un lungo collo sormontato da un caratteristico cappello, in realtà  poco attento al suo abbigliamento!
Lo spettacolo itinerante vedrà gli attori impegnati nei ruoli di personaggi diversi, ognuno con il proprio personale punto di vista, utilizzato per raccontare lo stesso episodio banale: un uomo dal collo allungato che conversa dei bottoni del suo cappotto con un altro uomo. La genialità del grande scrittore francese Raymond Queneau portata in scena quindi, con la regia di Diego Marangon, per un divertimento assicurato e diverso ogni volta, a seconda degli attori presenti e partecipanti, dei brani e delle versioni scelte ed utilizzate, sfruttando luci di scena, per nulla invadenti, e senza fare ricorso ai microfoni, tutto ciò per creare al meglio l’atmosfera giusta, nel rispetto delle volontà di Queneau, il quale con il suo lavoro ha voluto dimostrare quanto la realtà possa essere sfaccettata, poiché essa non può prescindere da chi la osserva.

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